La Legge di Bilancio 2023, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri , è stata anche sottoscritta dal Capo dello stato. Le materie interessate sono diverse, principalmente si è cercato di focalizzarsi sul contrastare il “caro energia” e di “sistemare” i conti di imprese e famiglia. Di seguito si riporta una sintesi di alcune delle principali novità.
Caro bollette: viene confermato il Bonus sociale, che riconosce delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica, ai clienti domestici economicamente svantaggiati e, precisamente, a favore dei nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell’anno 2023 fino a 15 mila euro. Per contrastare il caro energia vengono eliminati alcuni oneri nelle bollette.
Pos e limite del contante: dal 2023 il limite all’uso del contante sale da duemila a cinquemila euro. Non è obbligatorio accettare pagamenti tramite POS per le transazioni di importo fino a 60 euro e, dunque, niente sanzioni per gli esercenti e commercianti che rifiutano i pagamenti con POS sino alla nuova soglia. Questa misura attende in ogni caso il benestare UE per un via libero definitivo.
Opzione Donna: la misura è prorogata di un un altro anno, ai soggetti che hanno maturato entro il 31 dicembre 2022, congiuntamente all’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni, un’età di sessanta anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, e che si trovano in specifiche condizioni.
Extraprofitti: Dal 2023 viene inserito un contributo temporaneo, istituito ai sensi del regolamento (UE) 2022/1854, per contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi e delle tariffe del settore energetico per le imprese e i consumatori. La misura prevede un contributo di solidarietà del 50% sul reddito complessivo, determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle società del 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al 1° gennaio 2022 (2018-2021), con il limite del 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.
Flat Tax – Regime Forfettario: la Manovra innalza a 85 mila euro del tetto per l’adozione del regime forfettario (L.190/2014); anche se l’Italia attende l’ok dalla Commissione UE – la richiesta è stata presentata il 4 novembre u.s., ed è attualmente al vaglio delle competenti autorità europee.
Riguardo sempre al regime forfettario, viene stabilito che il regime cessa dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100 mila euro. In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite. Pertanto, in conseguenza delle modifiche apportate e fermi restando tutti gli altri requisiti previsti per la permanenza nel regime in caso di ricavi o compensi di ammontare compreso tra 85.001 euro e 100.000 euro, il regime forfetario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo; superiore a 100.000 euro il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso.
Flat tax incrementale: soltanto per il 2023, per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, che non applicano il regime forfetario (art.1, commi 54 e successivi, L.190/2014) viene inserita un’imposta sostitutiva dell’Irpef e relative addizionali calcolata con un’aliquota del 15% su una base imponibile, non superiore a 40 mila euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.
IMU: per gli immobili occupati ci sarà l’esenzione IMU, in particolare per gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata denunciata l’occupazione abusiva all’autorità giudiziaria. Per fruire del beneficio il soggetto passivo è tenuto a comunicare il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione al comune interessato, secondo modalità telematiche da stabilire con decreto da emanare del Ministero dell’economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed Autonomie locali.
Tregua fiscale: nel testo della Manovra trova conferma la tregua fiscale. Tra le misure in materia viene confermata anche la cancellazione delle cartelle affidate all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2015, per quelle che hanno un importo inferiore a 1.000 euro, nonché la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Agevolazioni prima casa: confermata anche la proroga per il 2023 delle agevolazioni previste per acquisto prima casa per i giovani under 36.
Imprese: viene prorogata al 2023 l’entrata in vigore di plastic e sugar tax e riconfermato il benestare al rifinanziamento del Fondo garanzia Pmi.
IVA: è ridotta al 5% l’iva per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile; ci sarà anche un nuovo fondo di 500 milioni di euro per la realizzazione della “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila.