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Legge di bilancio

Legge di Bilancio 2023 arriva in Parlamento

La Legge di Bilancio 2023, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri , è stata anche sottoscritta dal Capo dello stato. Le materie interessate sono diverse, principalmente si è cercato di focalizzarsi sul contrastare il “caro energia” e di “sistemare” i conti di imprese e famiglia. Di seguito si riporta una sintesi di alcune delle principali novità.

Caro bollette: viene confermato il Bonus sociale, che riconosce delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica, ai clienti domestici economicamente svantaggiati e, precisamente, a favore dei nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell’anno 2023 fino a 15 mila euro. Per contrastare il caro energia vengono eliminati alcuni oneri nelle bollette.

Pos e limite del contante: dal 2023 il limite all’uso del contante sale da duemila a cinquemila euro. Non è obbligatorio accettare pagamenti tramite POS per le transazioni di importo fino a 60 euro e, dunque, niente sanzioni per gli esercenti e commercianti che rifiutano i pagamenti con POS sino alla nuova soglia. Questa misura attende in ogni caso il benestare UE per un via libero definitivo.

Opzione Donna: la misura è prorogata di un un altro anno, ai soggetti che hanno maturato entro il 31 dicembre 2022, congiuntamente all’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni, un’età di sessanta anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, e che si trovano in specifiche condizioni.

Extraprofitti: Dal 2023 viene inserito un contributo temporaneo, istituito ai sensi del regolamento (UE) 2022/1854, per contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi e delle tariffe del settore energetico per le imprese e i consumatori. La misura prevede un contributo di solidarietà del 50% sul reddito complessivo, determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle società del 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al 1° gennaio 2022 (2018-2021), con il limite del 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.

Flat TaxRegime Forfettario: la Manovra innalza a 85 mila euro del tetto per l’adozione del regime forfettario (L.190/2014); anche se l’Italia attende l’ok dalla Commissione UE – la richiesta è stata presentata il 4 novembre u.s., ed è attualmente al vaglio delle competenti autorità europee.

Riguardo sempre al regime forfettario, viene stabilito che il regime cessa dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100 mila euro. In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite. Pertanto, in conseguenza delle modifiche apportate e fermi restando tutti gli altri requisiti previsti per la permanenza nel regime in caso di ricavi o compensi di ammontare compreso tra 85.001 euro e 100.000 euro, il regime forfetario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo; superiore a 100.000 euro il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso.

Flat tax incrementale: soltanto per il 2023, per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, che non applicano il regime forfetario (art.1, commi 54 e successivi, L.190/2014) viene inserita un’imposta sostitutiva dell’Irpef e relative addizionali calcolata con un’aliquota del 15% su una base imponibile, non superiore a 40 mila euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

IMU: per gli immobili occupati ci sarà l’esenzione IMU, in particolare per gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata denunciata l’occupazione abusiva all’autorità giudiziaria. Per fruire del beneficio il soggetto passivo è tenuto a comunicare il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione al comune interessato, secondo modalità telematiche da stabilire con decreto da emanare del Ministero dell’economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed Autonomie locali.

Tregua fiscale: nel testo della Manovra trova conferma la tregua fiscale. Tra le misure in materia viene confermata anche la cancellazione delle cartelle affidate all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2015, per quelle che hanno un importo inferiore a 1.000 euro, nonché la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Agevolazioni prima casa: confermata anche la proroga per il 2023 delle agevolazioni previste per acquisto prima casa per i giovani under 36. 

Imprese: viene prorogata al 2023 l’entrata in vigore di plastic e sugar tax e riconfermato il benestare al rifinanziamento del Fondo garanzia Pmi.

IVA: è ridotta al 5% l’iva per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile; ci sarà anche un nuovo fondo di 500 milioni di euro per la realizzazione della “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila.

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Covid-19 misure di sostegno fiscale

Decreto “Sostegni-ter” novità per le imprese

Il decreto-legge 27 gennaio 2022 cd. Decreto Sostegni-ter è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e reca misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici connesse all’emergenza Covid-19. Le principali vengono riportate di seguito.

Misure a sostegno per le attività chiuse: Viene rifinanziato il fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse (discoteche, sale da ballo, etc.) per un importo pari a 20 milioni di euro per l’anno 2022. Per tali soggetti la cui attività è stata chiusa vengono sospesi i versamenti da effettuare in qualità di sostituti d’imposta per il mese di gennaio 2022 e il versamento iva sempre relativo al mese di gennaio 2022.

Fondo per il rilancio delle attività economiche: Viene istituito un Fondo per il rilancio delle attività economiche pari a 200 milioni di euro. Tale Fondo ha il fine di concedere contributi a fondo perduto a imprese che hanno come attività prevalente il commercio al dettaglio, identificate con specifici codici ATECO. I requisiti per richiedere tale contributo sono definiti in: ammontare dei ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro e devono aver subito una riduzione del fatturato 2021 almeno del 30% rispetto al 2019. Inoltre al momento della richiesta, l’impresa deve essere regolarmente iscritta e attiva ed avere sede legale nel territorio dello Stato, non essere in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, non essere in difficoltà al 31 dicembre 2019. L’ammontare di tale contributo varierà a seconda la variazione dell’ammontare medio mensile dei ricavi tra i due periodi di riferimento. La domanda andrà presentata esclusivamente in via telematica al Ministero dello Sviluppo Economico e le modalità di presentazione e le tempistiche saranno fornite dal Ministero stesso.

Misure a sostegno del turismo: Alle imprese che operano nel settore turistico, spetta per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, un credito d’imposta dei canoni di locazione versati per immobili non abitativi e affitto d’azienda. Il credito spetta purché vi sia una riduzione del fatturato del mese di riferimento almeno del 50% rispetto allo stesso mese dell’anno 2019. Per l’anno 2022 è stato incrementato di 100 milioni di euro il Fondo unico nazionale per il turismo. Inoltre con riferimento alle assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022, viene concesso un esonero contributivo per le assunzioni a tempo determinato e stagionali.

Misure a sostegno per il settore della cultura: Vengono aumentati i Fondi per emergenza spettacolo e per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali per l’anno 2022 rispettivamente di 50 milioni di euro e di 30 milioni di euro.

Disposizioni urgenti in materia di sport: Per le imprese sportive interessate alle misure restrittive introdotte con i precedenti Decreti, viene riconosciuto un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati anche fino a marzo 2022 e vengono stanziati 20 milioni di euro in uno specifico Fondo. Tale Fondo potrà essere parzialmente destinato all’erogazione di contributi a fondo perduto per il ristoro e l’acquisto di spese sanitarie, sanificazione e prevenzione e per l’effettuazione di test diagnostici da Covid-19.

Riduzione costo energia elettrica: Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi dell’energia elettrica, si provvede ad annullare le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze con una certa potenza. Inoltre è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito d’imposta con possibilità di utilizzo solo in compensazione, pari al 20%. Tale contributo però è riconosciuto alle sole imprese a forte consumo di energia elettrica.

Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche: Vengono modificati due articoli del Decreto Rilancio, stabilendo in particolare per i bonus per interventi edilizi e crediti d’imposta riconosciuti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 che possono essere ceduti una sola volta. Viene abolita quindi la facoltà di successiva cessione. La modifica è da considerarsi valida sia per lo sconto in fattura sia per la cessione del credito. Pertanto ad esempio, l’impresa che effettua i lavori ed applica lo sconto in fattura, ha possibilità di cederlo una sola volta ad altri soggetti comprese banche o intermediari finanziari.

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Legge di bilancio

Legge di bilancio 2022 – Breve sintesi delle principali novità

La Legge di bilancio 2022 è stata approvata lo scorso 30 dicembre 2021 ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021.

Il testo contiene 219 articoli e di seguito si propongono le principali novità in materia fiscale e agevolazioni.

In primo luogo vengono confermate le riduzione delle aliquote Irpef, in particolare si avrà: 23% per redditi fino a 15 mila euro, 25% per redditi da 15 mila e 28 mila euro, 35% per redditi da 28 mila a 50 mila euro ed infine 43% per redditi oltre 50 mila euro. Vengono inoltre riformulate le detrazioni fiscali spettanti per tipologia di reddito e avvicinamento alle varie soglie; sono state apportate modifiche al trattamento integrativo per i redditi di lavoro dipendente e assimilati inserendo nuovi limiti per beneficiarne ed infine non è più dovuta dall’esercizio 2022 l’Irap dalle persone fisiche esercenti attività commerciali di arti e professioni.

Vi sono importanti novità anche in ambito casa, in particolare in quelle detrazioni edilizie che danno diritto al c.d. Superbonus. E’ modificato lo scenario delle scadenze per poterne beneficiare, in particolare: per condomini con almeno due unità immobiliari appartenenti anche allo stesso proprietario, la scadenza è il 31 dicembre 2023 per usufruire di una detrazione al 110%, 31 dicembre 2024 per usufruire una detrazione al 70% e al 31 dicembre 2025 per usufruire di una detrazione al 65%. Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari la scadenza unica per usufruire la detrazione al 110% è al 31 dicembre 2022 a patto che entro il 30 giugno 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori.
Inoltre per le cooperative indivise e gli Iacp la scadenza è al 31/12/2023 a patto che entro il 30 giugno 2023 sia stato effettuato almeno il 60% dei lavori. In Manovra si confermano le già presenti disposizioni in materia di obbligo del visto di conformità anche in caso di opzione per la cessione del credito o sconto in fattura relativa alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al Superbonus 110% e l’obbligo di asseverazione della congruità di prezzi, da operarsi a cura dei tecnici abilitati. Inoltre si dispone l’ammissione tra le spese detraibili anche di quelle sostenute per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni sulla base delle aliquote previste per ciascuna tipologia di intervento; l’eliminazione dell’obbligo del visto di conformità per le opere di edilizia libera e per gli interventi di importo complessivo non superiore ad euro 10 mila eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi relativi al bonus facciate. In tema di utilizzo dell’agevolazione, arriva la proroga delle opzioni per sconto in fattura e cessione del credito.

La Legge di bilancio conferma inoltre le proroghe agli anni 2022, 2023 e 2024 anche per tutte le altre detrazioni fiscali concesse in materia di edilizia ed energetica che non rientrano nel Superbonus 110% con le relative opzioni di sconto in fattura o cessione del credito. Per i soli interventi legati al Superbonus tale proroga si allunga al 31 dicembre 2025.

Novità in materia di bonus investimenti e crediti di imposta legati allo sviluppo delle imprese sono: la proroga e rimodulazione della disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, con specifiche ridefinizioni a seconda che trattasi di investimenti: in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”; in beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”. Viene estesa e modificata la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative.

Tra le altre misure interessanti a favore delle imprese sono la conferma della maggiorazione fiscale del “Nuovo Patent Box” che sale al 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a beni immateriali giuridicamente tutelabili e, dall’altro lato, restringendo il novero dei beni agevolabili.
I contribuenti, per tutta la durata dell’opzione, potranno fruire sia del nuovo Patent box che del credito d’imposta per le spese di ricerca e sviluppo. Viene riconfermata la “Nuova Sabatini” e rispetto la previsione della disciplina vigente, si reintroduce la regola per cui il contributo può essere erogato “in più quote”; in particolare, in caso di finanziamento di importo non superiore a 200 mila euro, il contributo “può” essere erogato in un’unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili.


Viene estesa sino al 30 giugno 2022 la disciplina degli incentivi per le aggregazioni tra imprese, di cui viene altresì ampliata l’operatività. Ricordiamo che l’incentivo permette, nei casi di operazioni relative ad aggregazione di imprese, realizzata attraverso fusioni, scissioni o conferimenti d’azienda, di trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate (deferred tax asset– DTA).

Infine tra le altre novità fiscali la Legge di bilancio 2022 dispone che le c.d. “Plastic tax” e “Sugar tax” entreranno in vigore dal 1 gennaio 2023; si prevede l’abbassamento dal 22 al 10% dell’aliquota IVA sui prodotti assorbenti e i tamponi per l’igiene femminile non compostabili; si introducono modifiche alla governance del servizio nazionale della riscossione volte a realizzare una maggiore integrazione tra l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione; si estende il termine per l’adempimento dell’obbligo risultante dal ruolo portandolo, per le cartelle notificate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, da 60 a 180 giorni; si estende all’anno 2022 l’esenzione ai fini Irpef già prevista, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola; si aumentano i limiti all’investimento nei piani individuali di risparmio ordinari (PIR); si modifica a decorrere dal 2022 il limite annuo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili elevandolo a 2 milioni di euro; viene introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di verificare preventivamente, per pagamenti di importi superiore a 5 mila euro, se il beneficiario è inadempiente ai versamenti derivanti dalla notifica di una o più cartelle di pagamento.
In caso di inadempienza non si applica l’erogazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di contributi a fondo perduto.

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Covid-19 misure di sostegno fiscale

Via libera al nuovo D.L. 73/2021 “Sostegni Bis”

E’ stato pubblicato il 25/05/2021 in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto Legge contenente misure straordinarie per l’economia indirizzate alle categorie penalizzate dalla pandemia Covid-19.
Il Decreto contiene 77 articoli, suddivisi in nove titoli; di seguito viene riportata una sintesi delle principali misure in materia di sostegno alle attività e imprese.

Contributo a fondo perduto: E’ previsto un ulteriore contributo a fondo perduto a favore di tutti i soggetti titolari di partita IVA, attiva alla data di entrata in vigore del presente Decreto Sostegni bis, che hanno presentato istanza e ottenuto il riconoscimento del contributo a fondo perduto del precedente decreto Sostegni (art. 1 DL 41/2021).
Tali beneficiari riceveranno automaticamente l’accredito dall’AE, mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale, di un contributo pari al 100% di quello già ricevuto.

E’ previsto un contributo a fondo perduto, alternativo a quello appena citato, istituito a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato a condizione che abbiano subìto una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30% nel periodo compreso dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto al periodo compreso tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

La misura di tale contributo è diversa a seconda che il soggetto abbia o meno beneficiato del contributo di cui al primo decreto Sostegni.
Inoltre è previsto un ulteriore contributo da ricevere a fine anno correlato al risultato economico d’esercizio: tale aiuto sarà calcolato sulla base delle informazioni del bilancio e delle dichiarazioni dei redditi, per i soggetti in regime semplificato.
Il nuovo Sostegni infine prevede anche un contributo a sostegno delle attività chiuse nel 2020; per questi ultimi due verranno emanati appositi decreti.

Tax credit locazioni: E’ riconosciuto un credito d’imposta per i canoni di locazione e affitto d’azienda per i mesi da gennaio 2021 a maggio 2021; i beneficiari di tale misura sono i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a € 10 milioni nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del Sostegni bis, nonché gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti a condizione che il fatturato del periodo 01/04/2020 – 31/03/2021 sia inferiore almeno al 30% rispetto al periodo 01/04/2019 – 31/03/2020.
Viene prorogato fino al 31 luglio 2021 per le imprese turistico-ricettive, agenzie viaggi e tour operator il credito d’imposta locazioni.

Agevolazione TARI: Al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni, nell’esercizio delle rispettive attività, viene stanziato un fondo con una dotazione di € 600 milioni per il 2021 finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della TARI.

Proroga del periodo di sospensione della riscossione: È previsto un nuovo termine finale del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fissato al 30 giugno 2021.

Fondi e ristori per il settore turismo: Sono istituite misure a sostegno del settore turistico, delle attività economiche e commerciali nelle città d’arte con uno stanziamento di altri € 150 milioni nel 2021.
Per il rilancio dell’attrattività turistica delle città d’arte è istituito nello stato di previsione del Ministero del turismo un fondo, con dotazione di € 50 milioni per il 2021, destinato all’erogazione di contributi in favore dei comuni classificati dall’ISTAT a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
Inoltre viene ampliata la disciplina applicativa del Tax credit vacanze del decreto Rilancio, grazie alle nuove indicazioni il bonus vacanze si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator.

Fondi per la montagna, sport, export: E’ stanziato presso il Ministero del turismo un apposito fondo, con una dotazione di € 100 milioni per il 2021, da assegnare alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano per le imprese turistiche dei Comuni che si trovano all’interno di comprensori sciistici.
È previsto anche un nuovo fondo da € 100 milioni per il settore del wedding e per lo sport. In quest’ultimo sono individuate importanti misure di sostegno al settore sportivo. Significative misure sono previste anche a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione.

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Covid-19 misure di sostegno fiscale News

D.L. 41/2021c.d. “Sostegni” – Sintesi delle principali misure di sostegno fiscale e all’economia

Lo scorso 19 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto atteso “Decreto Sostegni”, pubblicato poi in Gazzetta Ufficiale il giorno 22 marzo 2021. Il Decreto è composto da 5 Titoli e 43 Articoli, di seguito vengono riportate in sintesi le principali misure in materia di sostegno fiscale e all’economia.

Contributo a fondo perduto: Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19, è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA.
I soggetti beneficiari di questo contributo sono tutti i titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario (art. 32 TUIR), nonché gli enti non commerciali e del terzo settore. Vengono esclusi dal beneficio del contributo i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni; i soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo l’entrata in vigore del decreto; gli enti pubblici di cui all’art. 74 TUIR e gli intermediari finanziari e società di partecipazione di
cui all’art. 162-bis TUIR. Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno al 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi dell’anno 2019. Per determinare tale ammontare occorre far riferimento, come espressamente indicato all’art. 1 c. 4 del citato decreto, alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Il Decreto inoltre specifica che “ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma”. Il parametro di calcolo è il calo medio mensile a cui si applica una percentuale, che decresce all’aumentare del fatturato. In
pratica il contributo si calcola applicando la percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l’ammontare medio mensile del medesimo parametro relativo all’anno 2019, come segue: 60% per i soggetti con ricavi e compensi fino a 100 mila euro; 50% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 100 mila fino a 400 mila euro; 40% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400 mila fino a 1 milione di euro; 30% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro; 20% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro fino a 10 milioni di euro. In presenza di tali requisiti è comunque riconosciuto l’importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche; al contempo l’ammontare del contributo non può superare i 150 mila euro. Il contributo potrà essere scelto in maniera irrevocabile come liquidità e quindi ricevendo l’ammontare sul proprio conto corrente, oppure sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione nei modelli F24. Per ottenere il contributo dovrà essere presentata apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate; tale domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 30 marzo fino al 28 di maggio, così come da comunicato dell’Ufficio stesso. Il contributo ottenuto non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

Misure a sostegno dei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici: Viene istituito un fondo destinato alle regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, per poter concedere contributi a favore dei soggetti che esercitano attività d’impresa nei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici.

Fondo autonomi e professionisti: viene aumentato di 1,5
miliardi il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.

Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione: La sospensione dei versamenti derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento è prorogata al 30 di aprile. Tali versamenti dovranno essere effettuati in unica soluzione entro il 31 maggio. Le rate della “rottamazione ter” e del “saldo e stralcio” che scadevano nell’anno 2020, possono essere versate entro il 31 luglio 2021. Le rate previste con scadenza nel 2021 possono essere versate entro il 30 novembre 2021; sono riconosciuti 5 giorni di tolleranza. Sono inoltre automaticamente annullati i debiti di importo residuo fino a 5 mila euro risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2010 (anche se sono state avviate le varie forme di rottamazione). Tale misura interessa sia le persone fisiche che i soggetti diversi che nell’anno 2019 hanno conseguito un reddito imponibile fino a 30 mila euro. A tal proposito verrà emanato un apposito Decreto.

Ulteriori interventi fiscali di agevolazione: In considerazione dei gravi effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica, potranno essere emanati provvedimenti di “definizione agevolata” per gli avvisi bonari per le somme dovute a seguito del controllo automatizzato relative alle dichiarazioni per gli anni di imposta 2017 e 2018 a favore dei titolari di partita Iva che hanno subito nel 2020 un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019.
Tali soggetti potranno fruire della “proposta di definizione” che l’Agenzia delle Entrate invierà loro, unitamente alla comunicazione di irregolarità, direttamente nella posta certificata o con raccomandata. La regolarizzazione riguarderà i tributi, gli interessi e i contributi, ma non saranno dovuti sanzioni o somme aggiuntive.

Riduzione degli oneri delle bollette elettriche e della tariffa speciale del Canone RAI: Per l’anno 2021, per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali aperti al pubblico, il canone di abbonamento è ridotto del 30%. Qualora fosse stato già pagato è riconosciuto un credito d’imposta. Per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021 l’Autorità di regolazione dell’energia elettrica disporrà appositi provvedimenti in materia di riduzione della spesa sulle utenze elettriche diverse dagli usi domestici.

Indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport: Ai lavoratori del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e agli incaricati alle vendite, è riconosciuta un’indennità di 2.400 euro. Ai lavorati impiegati con rapporti di collaborazione, anche presso le Asd e Ssd, in misura variabile in funzione dei compensi relativi ad attività sportiva percepiti nel 2019.

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Business E-commerce

Aprire un e-commerce

La vendita on line ormai da diversi anni a questa parte sta crescendo a dismisura diventando terreno fertile anche per certe attività che prima sembravano non sposarsi bene con questo meccanismo, legate forse a quella “vecchia” concezione di “contatto diretto”.
Il periodo pandemico che ci ha colpito, non ha fatto altro che far emergere ancora più questa esigenza e quindi cambiare gli approcci dei consumatori.

Aprire un e-commerce è come aprire un vero e proprio negozio, con l’unica differenza che non sarà uno store fisico ma virtuale.

Il commercio elettronico, cioè le transazioni commerciali di beni e/o servizi, realizzati utilizzando piattaforme informatiche, può essere distinto in: commercio elettronico diretto che consiste nella vendita virtuale di un bene o servizio (si pensi ad esempio all’acquisto di un software informatico), acquisibile tramite download, e commercio elettronico indiretto dove avviene una compravendita di beni materiali (abbigliamento, prodotti alimentari, elettrodomestici, etc.) spediti all’acquirente.

Avviare l’attività di vendita on line, con un proprio sito, comporta l’apertura della P.IVA, la segnalazione di inizio attività al Comune di riferimento e alla Asl qualora si commercino prodotti alimentari, apertura posizione previdenziale INPS e iscrizione alla Camera di Commercio.
Da un punto di vista fiscale l’e-commerce viene assimilato alla vendita per corrispondenza (art. 22 comma 1 DPR 633/72) e quindi non vi è obbligo di emissione di fattura fatta eccezione se questa viene esplicitamente richiesta dal cliente o se la vendita è effettuata verso un soggetto non privato (B2B).

Il titolare dell’e-commerce dovrà registrare i corrispettivi giornalieri e ad oggi non vi è obbligo di certificazione degli stessi.
Situazione un po’ diversa potremmo trovarla qualora la vendita avviene su particolari marketplace e non tramite un sito di proprietà: in questa situazione a mio avviso è sempre meglio accompagnare una vendita con un documento commerciale.

Il diffondersi di questa metodologia di vendita ha fatto si che il legislatore stia intervenendo a livello normativo; dal primo di luglio 2021 infatti, con il recepimento di regolamenti UE, cambieranno alcuni aspetti dal punto di vista dell’assolvimento IVA per le vendite effettuate tra paesi dell’Unione, sia se la vendita sia stata effettuata verso un titolare di p.iva sia verso un privato.
Gli interventi hanno come obiettivo quello di contrastare alcuni fenomeni elusivi dovuti alla differenza delle aliquote IVA nei diversi paesi europei.

Per ogni tuo dubbio in merito, o richiesta di consulenza, scrivimi tramite la sezione “Contattami” del sito o tramite la mia pagina Facebook.

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Legge di bilancio News

Legge di bilancio 2021: le principali misure in breve

Lo scorso 30 dicembre 2020 è stato approvato in Senato il disegno di Legge della Legge di bilancio 2021, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Vengono elencate di seguito, con breve descrizione, le principali misure del provvedimento.

Esonero dal versamento contributivo per lavoratori autonomi e professionisti: queste categorie sono esonerato dal versamento dei contributi previdenziali se nel corso dell’anno 2020 hanno subito una perdita del fatturato rispetto all’anno 2019 di almeno il 33%. Tali soggetti inoltre non devono avere un reddito superiore a 50 mila euro.

Proroga dei bonus edilizi: sono prorogate tutte le tipologie di detrazioni fiscali in materia edile e quindi per le spese sostenute finalizzate all’incremento dell’efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici e per il recupero e restauro delle facciate. Inoltre è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 il cd. “bonus verde”.

Bonus idrico: è stato introdotto un nuovo incentivo del valore di 1.000 euro, riconosciuto al momento della sostituzione di sanitari e apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Per tale misura verrà emanato un apposito decreto.

Novità in materia di “Superbonus 110%”: viene prorogato il termine per usufruire di tale detrazione fino al 30 giugno 2022. Sono stati inclusi anche gli interventi effettuati su edifici composti da due a quattro unità immobiliari diversamente accatastate ma di proprietà di un unico soggetto o in comproprietà con un altro.

Contributo per l’acquisto di veicoli elettrici: per i soggetti con un Isee inferiore a 30 mila euro, viene previsto un contributo pari al 40% per l’acquisto di veicoli nuovi alimentati esclusivamente ad energia elettrica con un prezzo di listino fino ad un massimo di 30 mila euro.

Rivalutazione dei beni immateriali: viene introdotta la possibilità di rivalutare in bilancio l’avviamento e altre attività immateriali, versando una imposta sostitutiva sul maggior valore pari al 3%.

Aggiornamento sull’erogazione del contributo “Nuova Sabatini”: viene prevista la possibilità dell’erogazione del contributo statale del provvedimento in un’unica soluzione a condizione che tale contributo sia inferiore a 200 mila euro.

Credito d’imposta per i cuochi professionisti: è introdotto un credito d’imposta per i cuochi professionisti pari al 40% delle spese sostenute nel primo semestre 2021 per l’acquisto di beni strumentali durevoli e partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento professionale.

Agevolazioni e-commerce per le imprese agricole: viene riconosciuto alle imprese agricole al fine di sostenere il made in Italy un credito d’imposta del 40% per le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.

Ampliata la platea per i beneficiari dell’agevolazione “Resto al Sud”: tale agevolazione che ha l’obiettivo di promuovere la costituzione di nuove imprese nel Mezzogiorno, viene estesa anche a coloro che hanno più di 45 anni di età fino ad un massimo di 55.

Locazioni brevi: viene riconosciuto tale regime fiscale a patto che non vengano locati più di 4 appartamenti in ciascun periodo di imposta. Qualora venisse superato tale limite, l’attività di locazione si presume svolta in forma imprenditoriale.

Disapplicazione delle norme codicistiche sulle perdite d’impresa: vengono disapplicate le norme in materia di perdite per le società di capitale, con riferimento alle perdite emerse nell’esercizio 2020. Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo non è l’esercizio successivo, ma il quinto esercizio successivo. Se la perdita porta il capitale sociale al di sotto del minimo legale, l’assemblea può deliberare di rinviare le decisioni alla chiusura del quinto esercizio successivo.

Credito d’imposta “Pir-Pmi”: è riconosciuto un credito d’imposta a parziale ristoro delle perdite derivanti dai Pir (strumenti di risparmio gestito finalizzati ad aumentare gli investimenti nelle imprese italiane) detenuti da almeno 5 anni: il credito d’imposta non può superare il 20% delle somme investite.

Incentivi fiscali finalizzati alla aggregazioni aziendali: il soggetto risultante da un’operazione straordinaria deliberata nel 2021, il beneficiario e il conferitario, possono trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate riferite a perdite fiscali ed eccedenze di Ace.

Interventi finalizzati a favorire la successione e la trasmissione delle imprese: è prevista la possibilità di concedere finanziamenti in favore di piccole imprese in forma di società cooperativa costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o affitto, ai lavoratori medesimi.

Esenzione dall’obbligo di versare la prima rata IMU del 2021 per gli operatori del turismo e dello spettacolo: è introdotto l’esonero dall’obbligo di versare la prima rata IMU 2021 a valere sugli immobili ove si svolgono specifiche attività connesse ai settori del turismo, della ricettività alberghiera e degli spettacoli.

Estensione del credito d’imposta sulle locazioni: il credito d’imposta sulle locazioni viene esteso alle agenzie di viaggio e ai tour operator.

Modifiche alla cosiddetta “Lotteria degli scontrini” : la partecipazione alla cd “lotteria degli scontrini” viene concessa soltanto a coloro che effettuano acquisti con pagamenti elettronici.

Semplificazioni in materia di Iva: le tempistiche di annotazione delle fatture nei registri IVA sono allineate con quelle previste per la liquidazione dell’imposta: le fatture emesse possono essere registrare entro la fine del mese successivo al trimestre di effettuazione dell’operazione, con riferimento allo stesso mese di effettuazione dell’operazione. A partire dal 2022 viene abolito l’esterometro ed i dati devono essere trasmessi utilizzando il Sistema di interscambio, utilizzando il formato della fattura elettronica.

Rivalutazione terreni e partecipazioni: è prorogata sino al 2021 la facoltà di rideterminare il valore d’acquisto di terreni e partecipazioni. L’imposta sostitutiva è dell’11%.

Istituzione di un’indennità di continuità reddituale a favore dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata: è prevista l’erogazione di un’indennità per un periodo di sei mesi, pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito liquidato dall’Agenzia delle entrate (in ogni caso, l’importo deve essere compreso tra 250 e 800 euro). Tale indennità viene riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, che, nell’anno precedente alla domanda, hanno prodotto un reddito inferiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei tre anni precedenti, e, comunque, non superiore a 8.145 euro.

Istituzione di contributi a fondo perduto a favore dei Comuni di particolare interesse per il turismo straniero: è previsto un contributo a fondo perduto per le attività economiche e commerciali nei centri storici, ed è esteso ai comuni dove sono situati santuari religiosi.

Trasferimento terreni agricoli e imposta di registro: è abolita per il 2021 l’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro per gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze di valore economico inferiore o uguale a 5.000 euro, in favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali.

Riduzione della tassazione dei dividendi per gli enti non commerciali: dal 1° gennaio 2021 vengono detassati del 50% gli utili percepiti dagli enti non commerciali, a condizioni che tali enti esercitino, in via esclusiva o principale, un’attività di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Agevolazioni IMU e TARI per i soggetti non residenti titolari di pensione: dal 2021 l’IMU dovuta sull’unica unità immobiliare, non locata, posseduta in Italia da soggetti non residenti che siano titolari di pensione è ridotta alla metà. La TARI è dovuta in misura ridotta di due terzi.

Ulteriori modifiche al regime fiscale per i lavoratori rimpatriati: Ai lavoratori rimpatriati viene riconosciuto l’allungamento temporale del regime fiscale agevolato anche ai lavoratori che abbiano trasferito la residenza in Italia prima dell’anno 2020 e che, al 31 dicembre 2019 risultino beneficiari del regime di favore “ordinario”.

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Decreto ristori quater – sintesi delle principali misure

Il 30 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il quarto dei c.d. “Decreti Ristori”. Come i primi due quest’ultimo ha introdotto diverse novità in vari ambiti (il terzo consisteva nello stanziamento di fondi per determinati soggetti) predisponendo ulteriori fondi a seguito del nuovo scostamento di bilancio dello Stato, cercando di aiutare i settori ed i soggetti più colpiti dalla pandemia.

In particolare:

Proroga dei termini di pagamento del secondo acconto delle imposte da dichiarazione dei redditi: il versamento viene prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti che esercitano attività d’impresa arte o professione; per coloro che nel primo semestre del 2020 hanno subito un calo del fatturato/corrispettivi pari almeno al 33% rispetto all’anno 2019 hanno tempo per il versamento fino ad aprile 2021. Questa seconda eccezione vale per i soggetti con fatturato fino a 50 milioni e per quelli localizzati nelle zone rosse e per gli operatori del settore della ristorazione nelle zone arancioni.

Sospensioni versamenti tributari e contributivi del mese di dicembre: sono sospesi fino al 16 marzo 2021 tutti i versamenti tributari con scadenza nel mese di dicembre; i soggetti beneficiari sono le imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro che hanno subito un calo del 33% nel primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e per tutti i soggetti interessati alle misure restrittive (chiusure) dai precedenti decreti.

Proroga del termine di presentazioni delle dichiarazioni dei redditi ed Irap: viene prorogata dal 30 di novembre al 10 di dicembre il termine di presentazione delle dichiarazioni dei Redditi ed Irap

Proroga pagamento definizioni agevolata: viene prorogato dal 10 dicembre 2020 al 1 marzo 2021 il termine di pagamento delle rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”

Estensione codici ATECO per accesso al fondo perduto: viene ampliata la platea dei soggetti che possono accedere alla richiesta del fondo perduto, in particolare vengono aggiunti alcune categorie di agenti e rappresentanti di commercio

Razionalizzazione dell’istituto della rateizzazione: è previsto che alla presentazione di dilazione ne consegue la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza, divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive. Inoltre possono essere presentate richieste di dilazione anche per rateizzazioni precedenti decadute, sale la soglia dei controlli in merito alla situazione di obbiettiva difficoltà e sale da 5 a 10 rate il numero di rate non pagate che determinato la decadenza della rateizzazione.

Esenzione IMU: viene chiarita e applicata l’esenzione del pagamento dell’IMU a tutti quei soggetti che siano proprietari degli immobili e al tempo stesso gestori dell’attività esercitata all’interno.

Indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e degli incaricati alle vendite: viene di nuovo erogata per questi soggetti una indennità una tantum di € 1.000.

Disposizioni a favore dei lavoratori sportivi: per il mese di dicembre è prevista un’indennità di € 800 a favore dei lavoratori dello sport che hanno ridotto o cessato la propria attività.

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Principali misure del Decreto ristori-bis

Il nuovo D.L. 149/2020 (c.d. Decreto Ristori-bis) entrato in vigore dal 9 novembre scorso, contiene ulteriori misure in materia di sostegno alle imprese e lavoratori; si riportano le principali.

Contributo a fondo perduto: Sulla linea del precedente “Decreto Ristori” vengono ampliati i codici ATECO riportati; i soggetti interessati devono avere il proprio domicilio fiscale o residenza operativa nelle “zone rosse”. Sempre in tema, viene riconosciuto un ulteriore aumento del 50% del contributo a fondo perduto a bar, pasticcerie, gelateria ed alberghi con domicilio fiscale o sede operative nelle “zone rosse” o “zone arancio”

Bonus locazioni: Il credito d’imposta per i canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo ed affitto d’azienda previsto nel “Decreto Rilancio”, viene esteso anche per i mesi ottobre, novembre e dicembre alle imprese aventi i codici ATECO allegati al “Decreto Ristori” e al presente Decreto Ristori-bis, e ad alcune attività operanti nelle “zone rosse”.

Cancellazione seconda rata IMU: Sempre per le attività operanti nelle zone rosse e che abbiano uno dei codici ATECO riportati, beneficiano della cancellazione della seconda rata IMU per gli immobili destinati all’attività.

Proroga versamento 2° acconto dichiarazione dei redditi: Nei confronti di particolari soggetti (soggetti ISA) il versamento della seconda rata dell’acconto da dichiarazione dei redditi, viene prorogato al 30/04/2021 a condizione che si sia verificata la diminuzione del fatturato/corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La proroga interessa comunque a prescindere dal calo del fatturato a tutti i soggetti ubicati nelle “zone rosse”, mentre in “zone arancio” le sole attività di ristorazione possono beneficiare della suddetta proroga.

Sospensione versamenti tributari e contributivi: Il decreto prevede la sospensione di alcuni versamenti tributari e contributivi che scadono nel mese di novembre, in particolari per i soggetti che operano nelle “zone rosse” e nelle “zone arancio” per i servizi di ristorazione. I codici ATECO interessati sono sempre quelli allegati ai decreti “Ristori” e al presente “Ristori-bis”.

Sostegno agli Enti del Terzo Settore: Viene previsto l’istituzione di un apposito fondo per futuri interventi a favore degli ETS, in particolare ONLUS, ODV e APS iscritte nei rispettivi pubblici registri.

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D.L. 137 del 28 ottobre 2020 c.d. “Ristori”

Si riassumono le principali novità in materia di sostegno alle imprese e all’economia:

Contributi a fondo perduto: Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate. In allegato al Decreto sono riportati in dettaglio i codici Ateco degli interessati.

Resta la condizione del calo del fatturato nel mese di aprile 2020 che deve essere inferiore a 2/3 a quello del mese di aprile 2019.

Potranno presentare la domanda anche le attività che non ne hanno usufruito precedentemente; per gli altri che già avevano presentato istanza l’erogazione avverrà in automatico. L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio. Sono incluse anche quelle imprese con un fatturato superiore ad € 5 mil.

Fondo per il sostegno alle associazione e società sportive dilettantistiche: Viene istituito un fondo di 50 milioni di euro destinato all’aiuto delle ASD e SSD che hanno dovuto cessare o ridurre la propria attività istituzionale nello sport dilettantistico.

Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti: Viene stanziato un fondo di 1 miliardo di euro per il sostegno di alcuni settori più colpiti: € 400 mil. per agenzie di viaggio e tour operator; € 100 mil. per editoria, fiere e congressi; € 100 mil. per il settore alberghiero e termale; € 400 mil. per l’export e fiere internazionali.

Fondi per le filiere di agricoltura e pesca: E’ di 100 milioni di € il fondo destinato a sostenere le imprese della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura colpite dalle misure restrittive. Il sostegno consisterà nell’erogazione di un fondo perduto.

Credito d’imposta canoni di locazione: Viene implementato anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre il credito d’imposta sugli affitti non abitativi indipendentemente dal volume di affari.

Cancellazione seconda rata IMU: La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

Reddito di emergenza: A tutti coloro che avevano già diritto a tale sussidio e a chi, nel mese di settembre, ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio, verranno erogate due mensilità del reddito di emergenza

Proroga della Cassa integrazione: Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza Covid-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021. Ne possono beneficiare le imprese che hanno esaurito le precedenti settimane messe a disposizione e quelle interessate dalle ultime misure restrittive.

Esonero contributivo: Viene riconosciuta una sospensione per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi dell’assicurazione obbligatoria ai datori di lavoro che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza Covid-19, per il mese di novembre.

Indennità per i lavoratori dello spettacolo e del turismo: E’ prevista una indennità pari a 1.000 € per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo; per il settore turistico proroga della cassa integrazioni ed indennità speciali.

Indennità per il settore dello sport: È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai precedenti interventi. L’importo passa da 600 a 800 €.

Salute e sicurezza: Sono previsti un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la sanità del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi la somministrazioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia e l’istituzione presso il Ministero Della Salute del Servizio Nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.