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Covid-19

DPCM 18 Maggio 2020 – Principali misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19

Misure aggiornate per il contenimento del contagio COVID-19

Si riportano le misure aggiornate per il contenimento del contagio del Covid-19 efficaci dal 18 maggio 2020 che vanno a sostituire integralmente le precedenti recate dal DPCM 26 aprile 2020.

Circolazione intra ed extra regionale da e verso l’estero: Cessazione delle limitazioni della circolazione all’interno della regione con divieto di spostarsi con qualsiasi mezzo in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Dal 3 giugno prossimo saranno consentiti spostamenti tra regioni e verso l’estero per gli stati membri UE, Stati parti dell’accordo Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Città del Vaticano, San Marino.

Persone in quarantena: Divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte a quarantena, a quarantena precauzionale con provvedimento dell’autorità sanitaria. E con infezioni o sintomi.

Assembramenti e indicazioni per alcune tipologie di attività: Divieto di assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico (es. parchi, giardini pubblici, etc.), utilizzo mascherine nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico incluso i mezzi di trasporto e in tutte le situazioni dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza. I sindaci possono intervenire e disporre sulla chiusura temporanea di luoghi dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza.
Fino al 14 giugno 2020 gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, da concerto e cinematografiche restano sospesi. Sanno ammessi dal 15 giugno 2020 ma garantendo il distanziamento interpersonale. Stessa logica seguiranno i convegni ed i congressi.
Sono aperti musei e altri istituti e luoghi di cultura a condizione che siano vietati assembramenti consentendo la distanza tra i visitatori.
Riaprono le attività economiche nel rispetto dei protocolli e delle linee guida per poter evitare o ridurre il rischio di contagio. Le attività commerciali al dettaglio possono svolgersi a condizione che gli ingressi avvengano in modo dilazionato, che venga vietato di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario oltre che a garantire la distanza interpersonale. Il mancato rispetto di tali protocolli comporta la sospensione dell’attività.
Sono ammesse le attività sportive all’aperto anche presso parchi e aree pubbliche e dal 25 maggio 2020 riapriranno palestre, piscine e centri sportivi nel rispetto delle norme e delle linee guida emanate dall’Ufficio per lo Sport.
Riaprono gli stabilimenti balneari a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiamo accertato la possibilità ed emanato specifici protocolli o linee guida.
Le strutture ricettive riaprono sempre garantendo il massimo della sicurezza; le Regioni con i loro protocolli specificano in dettaglio le modalità di accesso, assistenza, gestione degli spazi comuni, norme igienico-sanitarie, attività ludiche e sportive, servizi navetta e di trasporto ecc.
Riprendono le funzioni religiose con partecipazione di persone nel rispetto dei protocolli concordati tra Governo e le diverse Comunità Religiose.

Sanzioni

In caso di violazione delle misure indicate nei decreti o nelle ordinanze, vengono applicate sanzioni da € 400 a € 3.000 e se la violazione è commessa nell’esercizio di un’attività d’impresa, oltre alla sanzione pecuniaria viene applicata anche quella accessoria con la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni. Per i soggetti in quarantena si applica l’arresto da 3 a 18 mesi con un’ammenda da € 500 a € 5.000.